Treccine semi integrali con mandorle e sciroppo d'acero
Delle soffici treccine per una gustosa prima colazione

Ingredienti (per 5/6 treccine)
200 g di farina tipo 1 (W320)
100 g di farina tipo 1 integrale (W290)
150 g di lievito madre rinfrescato
35 g di zucchero
85 ml di latte
80 g di sciroppo d'acero
1 uovo
80 g di mandorle (o altra frutta secca)
5 g di sale
40 g di burro
Per spennellare
1 tuorlo
Latte
Mandorle (o altra frutta secca)
Procedimento
Nella ciotola della planetaria sciogliere la pasta madre fatta a pezzetti con il latte e lo zucchero. Mescolare con le mani fino a che il lievito non si riduce in crema e si formano delle bollicine in superficie.
Aggiungere a questo punto la farina e cominciare ad impastare con il gancio. Dopo pochi minuti, aggiungere l'uovo, lo sciroppo d'acero, il sale e le mandorle.
Una volta che tutti gli ingredienti sono incorporati e l'impasto è incordato, aggiungere poco alla volta il burro. Non aggiungete il pezzo successivo fino a che il precedente non sia stato completamente incorporato. Una volta esaurito il burro, continuate ad impastare per circa 5 minuti.
Trasferire l'impasto su un piano di lavoro e finire di impastare a mano, dopodiché trasferirlo in una ciotola leggermente infarinata.
Per la lievitazione ora avete due scelte:
- Lasciare a temperatura ambiente (meglio se in un ambiente tiepido, il forno o una cella di lievitazione a 26°C) per circa 16 ore
- Lasciare a 26°C per 3 ore, dopodiché trasferire in frigorifero per 12 ore e riportare a temperatura ambiente per altre 7 ore circa
Trascorso il tempo di lievitazione in massa, suddividere l'impasto in 5/6 parti uguali e ciascuna parte in altre 3.
Formare dei filoncini e intrecciarli, formando così delle treccine che andranno messe su una leccarda coperta di carta forno.
Una volta preparate, spennellare con un tuorlo mischiato con un po' di latte e aggiungere ancora un po' di granella di mandorle.
Lasciar lievitare nel forno tiepido per altre 2/3 ore.
Preriscaldare quindi il forno a 180°C e cuocere per 25/30 minuti o fino a che non risultano belle dorate.
Sfornare e gustare ancora tiepide, con l'aggiunta di altro sciroppo d'acero a piacere.

